ULTRASUONOTERAPIA

ultrasuonoterapia a contatto/immersione

L’ultrasuono è definito come una vibrazione acustica aventi una frequenza superiore a 16.000 Hz Cicli al secondo, non percepibili dall’orecchio umano. Gli ultrasuoni vengono prodotti artificialmente tramite l’effetto piezoelettrico sfruttando o un quarzo o un disco di materiale ceramico.

Applicando delle cariche elettriche sulle facce di una lamina di quarzo si ha la compressione del cristallo, invertendone il senso se ne ottiene l’espansione. Sottoponendo il quarzo ad un campo elettrico alternato si ottiene, pertanto, un alternarsi di compressioni e di espansioni del cristallo con la produzione di una serie di vibrazioni usate in terapia. Quando le onde ultrasonore viaggiano attraverso il tessuto, perdono una certa porzione della loro energia: è questo un processo conosciuto con il nome di attenuazione. L’attenuazione nel tessuto è prodotta da moti meccanismi: l’assorbimento, la divergenza del raggio a la deflezione. L’assorbimento è la causa principale dell’attenuazione degli ultrasuoni. L’energia ultrasonora viene assorbita dal tessuto ed è alla fine convertita in calore. Per la maggior parte dei tessuti, l’attenuazione aumenta all’aumentare della frequenza, così un segnale di 1.0 MHz penetrerebbe più profondamente di un segnale di 3.0 MHz, a causa della attenuazione più bassa nel tessuto. Un apparecchio per ultrasuonoterapia è costituito principalmente da un generatore di corrente alternata (tipicamente 1 MHz e/o 3 MHz) che alimenta, tramite cavo, una testa di emittente in cui è inserito un trasduttore (disco piezoelettrico o lamina al quarzo) che converte l’energia elettrica in energia meccanica (vibrazioni acustiche) che vengono trasmesse ai tessuti.